Pubblicato da Edelia Su giu 18, 2017

IL ROTARY FA LA DIFFERENZA

Carissimi tutti,

ho scritto questa mia riflessione al termine della Convention di Atlanta, prima di rientrare in Italia, ancora carico delle emozioni vissute, per condividere con ciascuno di voi l’anno associativo che dall’ 1 luglio ci vedrà insieme ad operare per “il bene nel mondo” attraverso il metodo e con quel sentimento dell’amicizia che rende il nostro Rotary diverso da tutti gli altri Club di servizio del mondo.

Diverso certo, migliore se saremo noi migliori....... 

IL ROTARY FA LA DIFFERENZA

Carissimi tutti,

ho scritto questa mia riflessione al termine della Convention di Atlanta, prima di rientrare in Italia, ancora carico delle emozioni vissute, per condividere con ciascuno di voi l’anno associativo che dall’ 1 luglio ci vedrà insieme ad operare per “il bene nel mondo” attraverso il metodo e con quel sentimento dell’amicizia che rende il nostro Rotary diverso da tutti gli altri Club di servizio del mondo.

Diverso certo, migliore se saremo noi migliori.

Il Rotary fa la differenza. Ian Riseley in questo momento storico credo non potesse scegliere parole e concetto più semplice e profondo per lanciarci un messaggio ed un invito. Se noi faremo la differenza, l’intero Rotary farà la differenza. Ho incontrato in questi giorni il Presidente. Alcune battute, un saluto cordiale dopo San Diego, l’ho ascoltato alla preconvention del Rotaract e, soprattutto, ieri al discorso programmatico nella cerimonia di chiusura. Entusiasmante ed emozionante!

Ma il messaggio è sempre lo stesso, quello che ha lanciato a San Diego. Facciamo la differenza!

Nei club, attraverso i rotariani, nei distretti, attraverso i club, nel mondo. Operiamo per le nostre comunità e per le comunità del mondo che hanno bisogno di noi. Il Rotary ci dà il metodo, la forza, gli strumenti.

Il Presidente ci chiede attenzione all’ambiente, attenzione alle giovani generazioni, crescita della nostra membership attraverso i giovani, gli alumni, le donne, che sempre più numerose sono presenti nei nostri club. Non ho timore ad affermare che l’esperienza dei club di generazione y a mio parere è una esperienza positiva. Sarà nostro impegno armonizzare queste realtà a quelle dei club tradizionali per una necessaria osmosi nel tempo evitando di creare club che abbiamo quel tratto generazionale che nel rotary confligge con la necessaria intergenerazionalità della compagine sociale. Ma bisogna pure avviare un meccanismo virtuoso che non ci faccia perdere quel capitale umano, cresciuto nell’ottica del servizio, che abbiamo formato attraverso l’Interact ed abbiamo considerato nostro partner quando era Rotaract.

E poi attenzione al territorio. La nostra presenza, se feconda di risultati concreti e sapientemente comunicati, certamente renderà i club attrattivi.

Ed è compito primo dei Presidenti rendere l’ambiente del Club armonioso, un luogo del pensiero e dell’azione dove ritrovarsi con serenità per affrontare insieme i problemi degli altri e cercare quelle soluzioni che possono essere un aiuto concreto; ma anche quel luogo della socialità serena, dello scambio di opinioni, di una convivialità semplice come si conviene ad uomini e donne impegnati nel lavoro e nella famiglia, con il rispetto di quelle forme che se ieri erano etichetta, oggi sono necessarie a renderciomogenei nella educazione e nel rispetto reciproco. Rendiamo i club luoghi del piacere di stare insieme.

Con questo spirito, che è lo spirito del Rotary che si vive quando si è immersi nelle grandi manifestazioni internazioni, saluto ognuno dei Soci dei Club del nostro straordinario Distretto, singolarmente, con affetto e sincera stima, ed auguro ai Presidenti 2017/18 un anno di impegno, sola strada per il successo del Club!

Luciano Lucania - Governatore Distrettuale 2017/18